Palermo lotta

Palermo lotta! La città non è rimasta a guardare, mentre i suoi figli più coraggiosi, tutti eroi spesso ignoti, cadevano uccisi dal volere e potere di mafia e parte corrotta delle istituzioni. Ha reagito e continua a reagire, si oppone apertamente all’illegalità e trova tanti modi per farlo. Sostiene chi rifiuta di pagare il pizzo. E’ solidale con le fasce più deboli della popolazione. Moltiplica iniziative di educazione alla legalità rivolte ai giovani.  Riscopre la sua parte più antica e lentamente la riporta in vita. Richiama l’attenzione su quartieri dimenticati e degradati e li trasforma quasi in musei di arte contemporanea a cielo aperto usando il linguaggio della street art. Palermo lotta!

Antimafia

Palermo lotta contro la mafia gridando la propria rabbia, invocando giustizia per coloro i quali hanno pagato il proprio impegno antimafia con la vita, reclamando il diritto di conoscere la verità su omicidi più o meno eccellenti. Palermo lotta contro la mafia anche silenziosamente, con pazienza, nelle aule dei tribunali per far luce sui mandanti occulti degli omicidi di mafia. Palermo lotta contro la mafia ogni giorno, sostenendo e divulgando la memoria dei misfatti e delle gesta eroiche di cui si è stati testimoni.

Palermo Palazzo Butera

Recupero del centro storico

Palermo reagisce a decenni di incuria e di abbandono del suo corpo, della sua materia, con il recupero. L’ormai inarrestabile processo di risanamento del centro storico (uno dei più estesi al mondo) è in atto da circa 25 anni e restituisce all’originario splendore facciate ed interni di chiese, palazzi nobiliari e strade che insieme a piazze monumentali vengono chiuse al traffico per diventare salotti a cielo aperto. Si recupera il know how di maestranze ed artigiani, fioriscono piccole attività commerciali e artigianali, con fantasia tutta meridionale si osteggia l’altissimo tasso di disoccupazione.

Street Art

Nelle zone più degradate del centro storico, lì dove le richieste di aiuto della popolazione locale sono rimaste troppo a lungo inascoltate dalle istituzioni, con entusiasmo gli abitanti hanno accolto la proposta di farsi ascoltare in un modo nuovo e diverso. Artisti provenienti da diversi paesi con i loro murales e la street art hanno acceso di colori e di protesta edifici e ruderi in quartieri come Borgo Vecchio, dove anche i bambini sono diventati protagonisti del percorso di riqualificazione, obiettivo di numerose associazioni anche in altre zone della città.